L’idea nasce nel 2014 durante un viaggio con mia moglie in Andalusia, in modo particolare a Granada, città meravigliosa ai piedi della Sierra Nevada, dominata dalla cittadella dell’Alhambra, fortezza moresca caratterizzata da delicati mosaici ornamentali.
Passeggiando tra i vicoli acciottolati del quartiere dell’Albayzin ci siamo imbattuti in questo rione arabo ricco di storia, tradizioni e folklore, dove, di sera, nelle grotte dei gitani si può assistere ad uno spettacolo di flamenco. Da qui l’idea di creare a Matera, Capitale Europea della Cultura per il 2019, un locale simile ai “Tablao Andalusi” dove poter far trascorrere al turista, cittadino temporaneo, una serata con uno spettacolo di musica dal vivo della cultura mediterranea: pizzica, tarantelle, flamenco, danze orientali, ma anche del pop, del rock e del blues e degustare prodotti tipici accompagnati da vini e birre di qualità.
La fase operativa del progetto è stata affidata ad un mio cugino architetto, Mario Dubla, che risiede a Valencia e al Geom. Luigi D’Alessandro che ha seguito tutti i lavori delle varie maestranze, ai quali rivolgo il mio più sentito ringraziamento. Inoltre, mi corre l’obbligo di ringraziare le mie figlie Daniela e Stefania che, insieme ad Edoardo, mi hanno fornito dei preziosi suggerimenti per l’avvio della attività e, infine, un grosso grazie a Pasquale Vulcano per aver creduto in questa operazione e per aver contribuito in pensieri, parole ed opere a creare e rendere concreto questo progetto.